Io sto a casa (e ne approfitto!) | Blog Manuela Longo
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Io sto a casa (e ne approfitto!)

Io sto a casa (e ne approfitto!)

Per la serie “Io sto a casa”, nell’ultimo post ho condiviso alcuni spunti per tutti gli appassionati di scrittura creativa. Oggi uscirò un po’ dai binari della scrittura per raccontare altri modi (e altre attività) che personalmente sto sperimentando nelle giornate di smart working e nei week-end tra le mura domestiche.

Ecco la mia lista:

  1. Imparare una nuova lingua. Che vogliate perfezionare l’inglese, raggiungere quel livello avanzato di spagnolo cui aspirate da tanto o apprendere una lingua da zero, questo è il momento giusto per farlo! Personalmente trovo ben fatta e molto facile da usare l’applicazione Babbel con la quale si può fare anche un abbonamento per più lingue. Con Netflix, invece, fate scorpacciata di film in lingua originale! Io scelgo serie tv molto semplici da seguire e qualche volta già viste in italiano, così posso concentrarmi solo sulla lingua e un po’ meno sulla trama.

  2. Fare formazione. Questo è un buon momento per fare i famosi corsi on line obbligatori o per l’acquisizione di crediti (che vi toccano, ad esempio, se siete iscritti a un albo professionale), ma potete approfittare per fare molta altra formazione. Personalmente avevo lasciato indietro un bel po’ delle dispense del mio Master in Marketing e comunicazione digitale (compresi approfondimenti e letture consigliate) che ora sto riprendendo, mentre se avete un account LinkedIn Business potete finalmente esplorare la ricca sezione Learning dove si possono fare corsi di ogni sorta (dalla Leadership al Digital marketing, dall’UX Design a Photoshop). Anche questi potete seguirli in lingua straniera (l’italiano non è previsto). Potete trovare molti altri corsi a prezzi bassissimi e davvero su ogni tematica su Udemy. Infine, fate sempre una capatina su TedTalks.

  3. Rimettersi sui libri. Questa può sembrare la stessa cosa di “Fare formazione”, ma per me la formazione ha molto a che fare con il lavoro e l’acquisizione di nuove skills. Un sapere da mettere a frutto. Studiare può riguardare anche una tematica che ci incuriosisce o ci appassiona da sempre anche se non ha troppo a che fare con il nostro lavoro. Un po’ come quando sogniamo di prendere una seconda laurea. Io ad esempio, mi sono lanciata (dallo scorso settembre) nelle Scienze Gastronomiche. Il massimo sarebbe stato poter frequentare l’Università di scienze Gastronomiche di Pollenzo ma avendo già diverse “vite” in corso, mi accontento di addentrarmi in questa affascinante avventura da autodidatta. Se anche voi avete sempre sognato di ri/mettervi a studiare qualcosa, vi consiglio di cercare on line i piani di studi della materia di vostro interesse e di scaricare la bibliografia. Ordinate su Amazon i volumi del primo esame indicato e magari… non smetterete!

  4. Ripassare. Ho sempre trovato una buona idea anche quella di reimparare insieme ai figli, studiando con loro i libri di testo (quale momento migliore di questo?). Io tempo fa ho comprato tutti quelli previsti per la prima media e non potete immaginare quante nozioni ho rispolverato in totale semplicità!

  5. Fare yoga. Sono un’appassionata di yoga e trovo che tra i moltissimi valori aggiunti di questa disciplina ci sia la possibilità della pratica a casa, dove vi occorrono un tappetino, dei blocchi (che potete sostituire con due grossi volumi uguali), un cuscino e una copertina. Moltissime le applicazioni che potete scaricare, ma ci sono tanti validi video anche su YouTube. Io seguo con piacere Martina Rando, i cui video sono davvero ben fatti, ma anche La Scimmia Yoga, per una pratica più “attiva”. Se preferite iniziare con l’aiuto di un libro, vi consiglio quelli di Gabriella Cella. Moltissimi centri yoga in questo momento stanno rilasciando dei video corsi anche su Facebook. Approfittate per seguire quelli del centro vicino a voi, vivendoli come vere e proprie lezioni di prova e magari, una volta passata l’emergenza, potrete decidere di continuare iscrivendovi. Se credete di essere totalmente negate, leggete Il cane a testa in giù, di Claire Dederer (Sonzogno): vi farà sorridere e vi sbloccherà!

  6. Restare in forma. Il fatto di non poter andare in palestra non deve significare uno stop all’attività fisica. Al contrario: stare più tempo a casa offre molte occasioni per allenarsi con poco. Rispolverate tutti quegli attrezzi che avete acquistato e mai utilizzato (come la cyclette che giace in camera da letto e che potete fare ascoltando musica o un audiolibro), oppure tirate fuori un tappetino e allenatevi con i pesi, con la fit ball, con il foam roller, con la Wii (certo, funziona ancora!), ma anche con l’hula hop, con i corsi di ballo che trovate su YouTube. Io trovo molto divertente anche il domestic fitness che, facendo attenzione ai momenti permette di bruciare le calorie facendo semplicemente le pulizie domestiche. Leggete qui!

  7. Fare decluttering. Ecco giunto anche il momento per mettere un po’ di ordine. Io considero questa attività una vera e propria forma di meditazione. Sembrerò matta, ma più gli spazi sono ingombri e caotici più trovo divertente tirare fuori tutto e mettere a posto! Se seguite il metodo Kondo, voi e gli spazi che abitate non potrete che uscirne soddisfatti! Il mio obiettivo è ridurre davvero all’osso le cose che voglio tenere in casa. So che per chi mi conosce sembra un obbiettivo impossibile (avrei bisogno di un appartamento in più solo per i libri!), ma, anche se Kondo direbbe il contrario, credo che si tratti di un percorso. Di conseguenza, ogni volta che metto in ordine sono portata a liberarmi di qualcosa.

  8. Ridurre. A proposito di liberarsi di qualcosa, in questo periodo lo sto facendo anche con i detersivi, che ho deciso di finire e non acquistare più (ne salvo solo 3-4) a favore di uno stile di pulizia naturale. Se volete provarci, sono molti i libri sul tema: Detersivi fatti in casa è uno dei più pratici e una volta memorizzati i prodotti chiave sarete un grado di usarli ad istinto. Fate una lista dei prodotti naturali che non devono mai mancarvi per tenere pulito e salvatela in Note sullo Smartphone. Con lo stesso principio potete “ridurre” anche altri consumi/acquisti di prodotti ai quali è davvero facile rinunciare.

  9. Mangiare meglio (e cucinare). In barba alle corse alla spesa, io credo che stare in casa dovrebbe darci l’occasione opposta: usare il tempo e la creatività per utilizzare ciò che abbiamo accumulato in dispensa o nel congelatore. E cucinare. Sono una grande fan del fatto in casa, potendo preparerei in casa di tutto, ma in questo frangente più che mai, ho ripreso in mano quaderni e taccuini di famiglia per preparare pasti dal sapore ritrovato. Credo che la cucina della tradizione sia l’unica che faccia davvero bene al fisico, al cuore e alla memoria. Basta solo dosarla in modo da non eccedere con le calorie di cui avevano bisogno le generazioni che ci hanno preceduto (su questo argomento sto preparando un post dedicato).

  10. Disegnare. Chi segue questo blog o comunque mi conosce sa che amo quest’attività almeno quanto la scrittura creativa. Disegno intorno a tutto e di tutto: mappe mentali, appunti, taccuini, storie inventate, bigliettini… disegno ricette, invento personaggi, scarabocchio mentre faccio altro… insomma, ho taccuini e colori dappertutto. Ve ne parlo e ve ne parlerò ancora e ancora perché credo che sia davvero un’attività per tutti. Non bisogna essere degli artisti e se si comincia non si smette più!

  11. Approfondire un hobby. Questo è anche il momento per riprendere in mano un hobby tenuto chiuso da qualche parte. Io ad esempio amo il gelato. Una delle cose che amo di più in assoluto è cercare un borgo e andare a mangiarvi un gelato, meglio se con la reflex al seguito. Quando non posso farlo, mi piace leggere di gelato e provare a fare in casa gusti nuovi con materie prime di stagione. Un’altra attività che amo è girare nei mercatini dell’usato e poi rifare il look ad un vecchio mobile. Mi aiuta a liberare la mente e la creatività.

  12. Meditare. Dedicare anche solo 10 minuti al giorno alla meditazione è un vero toccasana. In questo periodo così complesso, inoltre, riduce l’ansia e favorisce la calma. Potete iniziare con un’applicazione. Le mie preferite sono Calm e Mind. Uno dei miei progetti in corso consiste proprio nella scrittura di meditazioni: qui vi condivido un freemium.

  13. Scrivere per i bambini. Di questo ho già parlato nel post precedente, ma la considero un’attività talmente benefica che merita di essere ripetuta anche in questo elenco. Inventare fiabe, brevi racconti, filastrocche, provare a dare risposte creative a qualche ingenuo perché come ha fatto il grande Gianni Rodari, è una delle attività che più mi gratifica perché fa tornare bambina anche me. Se non sapete da dove iniziare, comprate La Grammatica della Fantasia, oppure ascoltate qualcuno dei fantastici libri di Bianca Pitzorno. Trovo che questa attività aiuti a mantenere uno sguardo fresco sul mondo, ci mantiene positivi e ridimensiona i piccoli drammi quotidiani.

  14. Prendersi cura di se stessi. Parrucchiere e istituti di bellezza chiusi, possiamo finalmente aprire quella crema che ci hanno regalato a Natale e provare se funziona per davvero, oppure fare la maschera ai capelli che non applichiamo da tempo, concederci un lungo pedilivio e, andando un po’ oltre, rimettere ordine ad armadio e beauty case per ridefinire una stile che meglio ci rappresenta.

E voi quale attività state riscoprendo?

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